In occasione della Giornata della Terra, Metro ha ospitato nella sua redazione romana il cantautore Niccolò Fabi. Qui trovate il video e l’articolo con il Pdf da scaricare.
Nel pomeriggio, l’artista ha invece presentato in Feltrinelli il suo nuovo disco Una somma di piccole cose, un album che lo vede mettersi finalmente a nudo. Un lavoro impubblicabile lo definisce. La copertina ad esempio è frutto di uno scatto fotografico di Fabi con il suo cellulare in una mattina a Campagnano (alle porte di Roma) dove vive. Tutti i brani sono stati scritti, suonati e registrati integralmente nello studio casalingo. Il singolo in rotazione radiofonica è Ha perso la città. Il cantautore, dopo l’intervista effettuata da Carolina Di Domenico si è esibito in quatto brani. Oltre al pezzo già citato, Una somma di piccole cose, Facciamo finta e Filosofia agricola. Tutti portano la sua firma. L’unica eccezione è Le cose non si mettono bene, scritto da un gruppo di Civitavecchia, Hellosocrates, il cui cantante Alessandro Dimito è morto due anni fa: “Li ho conosciuti a Musicultura e li ho seguiti fino a quando ho saputo della morte di Alessandro. Spesso la morte di un artista ha un valore non solo umano ma anche simbolico. In qualche modo è stato un passaggio di consegne da parte di un uomo che l’ha scritta e non ha potuto farla ascoltare a qualcuno che magari al posto suo cerca di farla sentire a più persone. Un omaggio alla sua bravura” le parole di Niccolò.
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