“…tra Buckingham Palace, Westminster Cathedral, House of Parliament, Piccadilly Circus e Covent Garden mi sono smarrita. Non fisicamente, s’intende, perché nell’underground di Londra (tra le undici linee del metrò di cui molti mi avevano parlato terrorizzandomi) mi sono ben districata, ma moralmente e spiritualmente. Mai visto tanto ordine e cortesia, ma soprattutto l’arte alla portata di tutti, gratis, il segno della vera grandezza inglese, mi ha fatto sentire di appartenere ad un piccolo popolo che relega la cultura all’ultimo posto tra i veri valori sociali e umani. E mi sono persa, per ore e ore, nella tante, troppe sale della National Gallery, tra i dipinti dei più grandi artisti dal 1200 ai primi del ‘900: da Giotto a Michelangelo, da Tiziano a Raffaello, passando per Van Gogh, Monet, Manet, Degas, Rembrand, Canaletto, Tiepolo… Dio quanti italiani fra i più grandi di sempre! Mamma mia che vertigine!”
Nelle foto anche l’immondizia londinese (ordinati anche in questo…) e i soliti graffitari italiani.L’unica scritta orrenda sui muri immacolati.